60 anni, un anniversario memorabile
Con l’applauso ai tanti volontari del GS Hockey Pordenone che hanno reso possibile un fine settimana memorabile di hockey giocato, memorie, vecchi amici, nuovi incontri e tanti sorrisi, si sono conclusi domenica 23 giugno i festeggiamenti per i 60 anni di hockey su pista a Pordenone.
La sera di sabato 22 giugno si è svolta la cerimonia con le autorità. «Devo ammettere di avervi ingannato», ha esordito il presidente del GS Hockey Pordenone Sergio Maistrello, dopo la sfilata degli atleti del vivaio e delle squadre agonistiche della società. «Vi ho fatto credere che sareste venuti qui a festeggiare i 60 anni della nostra storia passata, in realtà noi siamo qui oggi per festeggiare i prossimi 60 anni, dove non saremo già più noi i protagonisti, ma questi bambini qui e quelli che convinceremo a provare questo sport meraviglioso».
«Guardandovi questa sera tutti assieme riesco a capire perché, quando il vostro presidente viene a trovarmi, mi parla di un futuro quasi immediato, che ha bisogno di spazi per crescere», ha detto l’assessore allo sport Walter De Bortoli, portando il saluto dell’amministrazione comunale e del sindaco Alessandro Ciriani. «Questa è una realtà costruita da uomini e da donne che hanno lavorato per sessant’anni per arrivare fino qui. Questa città ha storia nell’hockey, l’hockey è nato anche a Pordenone».
«Al CONI abbiamo un libro che raccoglie le società centenarie: con questa linfa ci entrerete sicuramente, vi aspettiamo», è stato l’augurio di Mauro Chiarot, fiduciario provinciale per il CONI del Friuli Venezia Giulia, portando il saluto anche del presidente Giorgio Brandolin. «Questo è uno sport di sacrifici, di impegno, di famiglie che collaborano e si fidano di voi. Grazie a tutti voi».
«Pordenone era il tempio dell’hockey pista, insieme a Trieste e Gorizia. Pordenone è l’unica realtà che lo sta portando ancora avanti. Grazie a voi e con il vostro contributo, vogliamo riportare questa disciplina anche nella altre piazze della regione», ha detto Maurizio Zorni, presidente del consiglio regionale per il Friuli Venezia Giulia della Federazione Italiana Sport Rotellistici, che ha consegnato a Maistrello una targa commemorativa per «aver saputo infondere in sessant’anni di attività sportiva i valori sani e profondi dello sport, trasmettendo l’amore per il pattinaggio e l’hockey su pista con convinzione, volontà e sacrificio, certi che non sia un traguardo, ma un punto di partenza. Con affetto e amicizia diciamo grazie». Insieme a Zorni era presente anche il delegato provinciale FISR Paolo Da Dalt.
La cerimonia per i sessant’anni di attività è stata anche l’occasione per ricordare il fondatore e patron per oltre cinquant’anni del GS Hockey Pordenone, Giovanni Silvani, a cui è stato dedicato un Memorial internazionale giovanile. «Questa non è una commemorazione, perché Gianni è sempre presente», ha ricordato il fratello Fulvio. «Ha saputo trasmettere al presidente, ai dirigenti e alla società di oggi la voglia che era sempre in lui. Io da presidente di società [il Torre Basket, ndr] so bene cosa sia il sacrificio: lui a questa associazione ha dedicato gran parte della sua vita. Grazie a lui e grazie a voi che portate avanti questa storia con determinazione».
È stata quindi la volta delle stelle, gli All Stars, che si sono sfidati in un’amichevole senza tempo, tra passato e presente, impreziosita dalle testimonianze degli atleti arrivati sabato sera al PalaMarrone da mezzo mondo. In pista due campioni del mondo con la maglia dell’Argentina, Ricardo Jorge e Juan Oviedo. Insieme a loro buona parte degli Old Blacks Pordenone vincitori nella scorsa stagione del massimo torneo internazionale per atleti veterani, la Taça Latina: Simone Viera, Nicola Del Grano, Claudio Piccin, Marco Fioretti, Marco Del Savio, Michele Maccan, Piero Mio. Nella squadra del “Resto del Mondo” c’era invece una selezione di atleti che hanno legato la loro storia a Pordenone, come Riccardo “Pane” Pozzato (portiere delle ultime stagioni in A2, da Sandrigo), Alessandro Raso (da Bassano del Grappa, che ha anche dedicato un gol all’indimenticabile Massimiliano Tonel), Fiorenzo Gnoato (da Bassano del Grappa), Federico Barbani (da Prato), Francesco Sgrazzutti (da Philadelphia, USA), Livio Martinuzzi (pordenonese, ma con storia hockeistica a Barzanò, Seregno, Trieste e Siena), Cristiano Lieffort (in virtù della doppia cittadinanza statunitense) e Luca Dalla Bona.
In panchina si sono riformate per l’occasione due coppie storiche di tecnici: Luciano Dall’Acqua e Roberto Belcari per gli All Stars Pordenone, assistiti dallo storico meccanico Salvatore Fucci, mentre per il Resto del Mondo Fulvio Silvani e Luciano Sgrazzutti. Per la cronaca, si è imposto il Resto del Mondo per 1-5.
In tribuna erano presenti atleti e dirigenti di ogni generazione, alcuni dei quali sono intervenuti per portare ricordi e testimonianze delle loro esperienze. Tra questi Luigino Zin, 82 anni portati splendidamente, che calcava coi pattini il cortile dell’oratorio Don Bosco prima ancora che nascesse il Gruppo Sportivo Hockey Pordenone: «Porto l’orgoglio di aver iniziato questo sport a Pordenone e la commozione di vedere così tanta gente qui oggi. Un sacerdote, don Olimpio, ci ha procurato le stecche, noi mettevamo i maglioni per segnare le porte, avevamo i pattini con le ruote di legno. Grazie a Mirco Bulfoni è iniziata la storia agonistica, poi con l’arrivo da Gorizia di Giovanni Silvani quest’avventura è decollata».
«Ci chiamavano il gatto e la volpe, chissà perché», ha raccontato Silvano Viera, storico collaboratore di Giovanni Silvani dagli anni ’80 in poi. «Abbiamo vissuto il periodo insieme più entusiasmante e insieme più difficile della nostra storia, quello dei grandi successi e subito dopo quello dei buchi finanziari da ripianare. Un’esperienza comunque sempre entusiasmante».
In tribuna c’era anche la vicecampionessa mondiale Cristina Trombetta, insieme ad alcune delle compagne di squadra vincitrici dei primi scudetti dell’hockey femminile italiano negli anni ’80 con la maglia della Latus Pordenone: Michela Vazzoler, Simona Bomben, Isabella Valeri, Claudia Battistella, e con loro uno degli allenatori che si sono alternati al loro fianco Adriano Battistella, che ha raccontato l’orgoglio di aver allenato una squadra di hockey femminile e di essere riuscito a portarle a un traguardo comune.
Tra i volti noti in tribuna erano presenti anche Paolo Santangelo, Carlo Kössler, Umberto Meroni, Franco Curtarelli. Hanno inviato videomessaggi di saluto Pablo Cairo, José Virgilio, Eduardo Quiroga, Raffaele Biancucci e Andrea Santangelo.
Cuore del fine settimana hockeisti è stata in ogni caso la prima edizione del Memorial Giovanni Silvani, torneo giovanile internazionale riservato alle categorie Under 13 e Under 15. Sedici partite bellissime, appassionanti e per lo più molto equilibrate, che non hanno risparmiato di appassionare il pubblico del PalaMarrone. Nella categoria Under 13 si è imposto il Seregno Hockey 2012, che in finale ha avuto la meglio sull’Hockey Pico Mirandola. Nella contesa per il terzo gradino del podio si è visto invece lo scatto d’orgoglio della formazione di casa allenata da Luca Del Savio, che ha avuto la meglio sull’Amatori Wasken Lodi.
Per quanto riguarda l’Under 15, vittoria rotonda e meritata dell’Hockey Club Montecchio Precalcino sulla sorprendente squadra di casa allenata da Enrico Zucchiatti, arrivata in finale dopo un testa a testa con i catalani dell’Club Hoquei Palafrugell, vincitori del premio Fair Play e poi a loro volta sconfitti in finale dall’Hockey Vittoria Novara 1921. Migliori marcatori Giorgio Pasquali (Pordenone) e Giulio Tonin (Seregno) in Under 13, e Lorenzo Carraro (Montecchio) in Under 15. Migliori portieri sono stati premiati Gianluca Robinio (Mirandola Under 13) e Lukas Feletto (Pordenone Under 15). Nel corso del torneo c’è stato spazio anche per un’amichevole Under 11 tra Pordenone e Hockey Montebello. La commissione arbitrale è stata formata da Claudio Ferraro, Alberto Fabris, Louis Hyde, Leonardo De Franco e Fabio Salvemini.
A margini delle premiazioni del Memorial Giovanni Silvani sono stati consegnati anche i diplomi e i buoni acquisto per materiale sportivo messi a disposizione da Meneghini Hockey ai partecipanti al concorso creativo L’Hockey per me aperto ai ragazzi e alle ragazze delle scuole materne, primarie, medie e superiori: Giovanni Martinuzzi, Sebastian Frigiotti, Damiano Brazzarola, Thomas Vianello, Samael Carbocci, Alba Lodesani, Veronica Piccin e Irene Lodesani. Davvero significative le opere presentate, sia per creatività che per il messaggio di passione e amicizia che ha caratterizzato tutti i lavori dei ragazzi. Su tutti la dedica di Samael, 11 anni, che vale anche come sintesi delle tante belle storie sportive vissute al PalaMarrone in questi giorni: «L’hockey è amicizia e rivalità. Rivalità in pista, amicizia fuori. I passaggi della pallina creano fili invisibili che uniscono la passione dei giocatori per questo sport».
È stato fine settimana memorabile, proiettato nel futuro. Grazie a tutti coloro che lo hanno reso possibile!
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